mercoledì 3 marzo 2010

torno a leggere

Ho letto "Bianca come il latte rossa come il sangue"
Alessandro D'Avenia

MondadoriUn romanzo tenero, dolce. La freschezza, la purezza, la bellezza e la sofferenza del primo amore (amore fatto di gesti, segni, sentimenti puri; amore platonico quasi oblativo).
"Non semplicemente l'amore che ti fa girare la testa come una vertigine, ma l'amore che ti pianta a terra come la gravità".
Diverse forme di amore, ognuna con un fascino e una profondità diverse.
L'amore nelle sue forme, vissuto da un sedicenne, una bellissima figura; un ragazzo pieno di paure ma che si pone tante domande alle quali non sempre sa darsi risposte.
Un rapporto bello tra alunno e insegnante. L'insegnante è capace di ridare fiducia e speranza ad un alunno demotivato, deluso dalla scuola, addolorato, provato, dimostrandogli grande amore per le conoscenze, per i libri che le hanno arricchite e per la gioia che traspare dalla luminosità dei suoi occhi, per la realizzazione del suo sogno.
"Noi invece siamo liberi è il più grande dono che abbiamo ricevuto... la libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della vita anche se spesso costano un lungo viaggio e qualche bastonata... Non rinunciare mai ai tuoi sogni! Non avere paura di sognare anche se altri ti ridono dietro. Rinunceresti ad essere te stesso..."
Nella mia vita professionale, sarò stata io una professoressa capace di lasciare un segno nei miei alunni negli anni bellissimi del mio rapporto con loro?
La mia persona sarà stata significativa, da stimolo per la crescita intellettuale e personale di qualche alunno?
Profondo e commovente l'incontro di questo ragazzo con il dolore per la malattia di Beatrice, per una amicizia incrinata, per un rapporto personale distrutto, per l'amore rubato, l'incomprensione, la difficoltà di non avere una fede sicura in Dio; una fede che però cerca e desidera, anche perché chi è vicino a lui la possiede, la vive con pienezza e la testimonia con coerenza anche nelle difficoltà e proprio in queste la rafforza.
Ecco alcune frasi significative del libro, che più mi hanno colpito:
"Forse avevi bisogno di una mano di un consiglio"

"Come ha fatto il suo amico a superare quel momento? Convivendoci... ma con la promessa a se stesso di non lasciarsi sfuggire neanche una occasione di cucire qualche rapporto che si è deteriorato più o meno importante. Sempre si può fare qualcosa"

"Tutti abbiamo qualcosa di cui vergognarsi. Tutti siamo scappati, Leo. Ma questo ci rende uomini. Solo quando abbiamo tatuato sulla faccia qualcosa di cui ci vergogniamo cominciamo ad avere una faccia reale"

"Ti sbagli, Leo, la maturità non si vede nel morire per una nobile causa, ma nel voler vivere umilmente per essa"

" Regalare il proprio dolore agli altri è il più bell'atto di fiducia che si possa fare"

"A volte basta la parola di qualcuno che crede in te per rimetterti al mondo"

"L'amore è anche questo: farsi spazio insieme dove manca"

"Proprio quando ci sentiamo più poveri la vita, come una madre, sta cucendo per noi il vestito più bello"

"Caro Dio... voglio dirti che non ho paura perché so che mi prenderai tra le tue braccia e mi cullerai come una bambina appena nata. Le medicine non mi hanno guarita, ma io sono felice. Sono felice perchè ho un segreto con te: il segreto per guardarti, il segreto per toccarti: Caro Dio, se mi tieni abbracciata la morte non mi fa paura"

"Dio ci chiede di fidarci di Lui. Questa è l'unica soluzione al mistero del dolore e della morte: la fiducia nel suo amore. E questo è divino, un dono divino"

"A colui che attende giunge ciò che attendeva, ma a chi spera capita ciò che non sperava" (Eraclito)

1 commento:

Guido Alici ha detto...

Ciao, io sono daltonico. Bello, comunque...